Ci sono tante persone che fanno di tutto pur di appartenere ad un
gruppo, si mascherano, si cambiano e spesso recitano. Io ho sempre
odiato tutto ciò, perchè da sempre credo nella sincerità, nel rispetto
reciproco, nel accettare una persona per quello che è, (certo non da
subito, magari dopo aver dato un primo giudizio poi mi ricredo) ma
soprattutto nello scambio di opinioni. Penso che in una buona amicizia
sia inevitabile discutere ogni tanto, è proprio in quei momenti che si
entra a stretto contatto con una persona, è in quei momenti che si
conosce una parte in più dell'altra. Eppure io non so più se questi
valori esistono ancora..Diciamo in breve, che ho avuto il coraggio di
essere sincera anche quando sapevo benissimo che avrei corso dei rischi,
ho preferito dire ciò che avevo nel cuore al posto di continuare a fare
finta di niente, a fingere che tutto andasse bene..insomma, ho aperto
il mio cuore a chi pensavo fosse un' amica.
Eppure mi sono accorta
che certe persone proprio non vogliono parlare, non vogliono entrare a
fondo nel cuore degli altri, certe persone vivono di superficilità,
pensano che l' amico sia quello che ride sempre, ecco, io non sono cosi.
E per questo sono stata criticata. Criticata perchè ho detto ciò che
pensavo, perchè ho espresso la mia opinione su un fatto in realtà
veramente banale..sono impulsiva..non me ne tengo una, ma cmq sono sempre stata me stessa.
Ora mi ritrovo da una parte felice perchè
ho capito che proprio non ci si puo fidare..e che l amicizia è davvero
rara, da una parte triste perchè a volte la gente proprio non apprezza
la sincerità degli altri, proprio non vede il valore che ha. In ogni
rapporto umano, io tifo e continuerò a credere che la sincertià sia
tutto! Al mio cuore voglio essere totalmente fedele, anche se comporta
certe scottature che fanno veramente male..
Mi consolo cosi, ma
dentro ho il cuore triste, perchè ci credevo..eppure
evidentemente ero l unica a credere veramente in questa amicizia..forse è
proprio come ha detto un caro amico..corro troppo, ma io sono cosi,
quando credo che ne valga la pena mi butto a capofitto, illudendomi di
essere arrivata nel cuore delle persone e di essere stata compresa,
quando invece non ho capito che, chi credo già sia amico/a, ancora mi sta
osservando..studiando. Ogni tanto la verità fa proprio male, ma
ammetterla non può che essere la cosa giusta!
Molto spesso siamo
portati a definire amici tutte quelle persone con le quali abbiamo
dei rapporti frequenti, con cui scambiamo quattro chiacchiere e non ci
rendiamo conto che in realtà la maggior parte di costoro sono dei
semplici conoscenti.
L'amico è ben altro: è colui con il quale
possiamo sempre e comunque essere noi stessi, senza finzioni, senza interesse, che conosce tutti i nostri pregi ma anche i nostri difetti e
nonostante ciò non ci chiede di cambiare; una persona alla quale
sentiamo di poter confidare i nostri pensieri, i segreti più intimi,
senza timore di essere giudicati.
E' colui al quale possiamo dare
tutta la nostra fiducia sicuri che non ci tradirà mai; all' amico puoi
chiedere una mano senza che lui pretenda un interesse personale; è chi
ti resta vicino non per cosa hai, ma per chi sei; che prova gioia a
stare con te, anche se non condivide necessariamente tutti i tuoi
interessi. A parole non si può dire che cos'è. Solo la vita può dire
meglio di me, senza parole, cosa essa sia: se è illusione o se esiste,
ma di una cosa ne sono convinta.. che i valori fondamentali
dell'amicizia sono la fiducia e l' onestà, e che non devi fidarti quando
ti viene detto "fidati di me" ma quando vedi che la persona si fida di
te e che tu ti fidi di lei, da li senti che quella persona non puoi
classificarla più un conoscente qualunque ma un amico.
Non sempre
però si può parlare di amicizia..Quando ti accorgi di aver dato troppo
valore ad una persona superficiale comunque sarà tardi, perchè ti sei
già fatta male da sola.
I veri amici sono in grado di essere fedeli, mantenere il segreto su qualsiasi cosa tu gli confidi e non ti tradiranno mai.
La cosa più importante in un rapporto di amicizia, secondo me, è il
rispetto unito naturalmente alla sincerità, alla comprensione ed alla
reciproca complicità.
Ho lavorato su me stessa..cambiando il modo di
vedere le cose, aprire la mia mente a non leggere nero su bianco, ma
leggere quello che non c'è scritto..riuscire a vedere oltre, perchè se
pensi all'amicizia come la penso io, non puoi pensare che un amico si
comporta cosi, quindi mi convincevo di fraintere..e andavo oltre, mi
bastava vedere come a volte si comportava con me per farmi credere alla
sua amicizia, per farmi convincere che si esprimeva solo male...mi sono
autoillusa di questo, forse perchè mi è stato sempre detto di non
capirla..forse questo mi portava a vedere su lei quello che non
esisteva..illudendomi.
Cosa mi rimane adesso?
solo amarezza...delusione..incomprenzione..e un gran senso di vuoto.
Se dovessi descrivere e disegnare il mio rapporto di amicizia con
questa persona, disegnerei due estremità lontane, come due montagne che
si uniscono tra loro attraverso un ponte fatto di corde e pezzi di
tavolozze di legno, noi due eravamo le montagne e l'amicizia è quel
ponte, che, credevo stavamo costruendo insieme da ambo i lati, invece
sai come è finita? che quel ponte l'ho costruito solo io, e quando
glielo tiravo per farlo agganciare, lei volontareamente non lo
afferrava...lasciandolo cadere nel vuoto del burrone che c'era tra di
noi....
Trinacria.
Adăugat:
Non giudico le persone dai loro errori ma dalla loro voglia di rimediare. (Bob Marley)
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